Una giornata al Food Tourism Day - BIT 2019

Lunghissima giornata quella di Lunedi 11 Febbraio, interamente trascorsa alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT), storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo.

Obiettivo della visita era assistere alle 6 conferenze del Food Tourism Day, interamente dedicate al turismo enogastronomico e coordinate da Roberta Garibaldi, massima esperta italiana sul tema e autrice di molti libri sull’argomento.

https://www.robertagaribaldi.it/

Tutti gli eventi si sono da subito mostrati interessanti, ricchi di testimonianze e stimoli a procedere su quella che abbiamo scelto come nuova strada professionale da giugno dello scorso anno: il turismo enogastronomico.

Quindi sveglia alle 5 del mattino, primo volo per Milano, tram, metropolitana, fila per entrare alla fiera, ma alla fine ce l’ho fatta, ho conquistato la mia poltroncina all’interno dell’affollata sala conferenze e non l’ho abbandonata, o quasi, per tutta la giornata.

Di seguito un breve riassunto dei temi affrontati. 

  • 1° modulo: I CORSI DI CUCINA. ESPERIENZE TRA I FORNELLI IN VACANZA

Nel corso del primo incontro è stato evidenziato come i corsi di cucina siano delle esperienze di grande appeal per i turisti sia nazionali che internazionali. Molti tour operator hanno già integrato i loro pacchetti turistici con corsi di cucina nelle destinazioni italiane a catalogo. Veri amanti di questo tipo di esperienze sono soprattutto i turisti cinesi e americani. Affinché i corsi abbiano successo è necessario che siano focalizzati sulla preparazione di piatti tipici riferiti al territorio in cui si svolgono. Quindi nel caso della Sardegna non si potrà prescindere dai corsi sulla preparazione di alcuni formati di pane, pasta (culurgiones piuttosto che malloreddus) o dei dolci tipici (amaretti, seadas, pardule, ecc). Esempio di successo nei corsi di cucina è quello de Le Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d'Italia. Sono padrone di casa appassionate e accoglienti che aprono le porte della propria casa a viaggiatori curiosi per esperienze culinarie coinvolgenti. 

https://www.cesarine.it/it 

  • 2° modulo: RAPPORTO SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO 2019

Durante il secondo incontro sono stati presentati i dati sul turismo enogastronomico italiano aggiornati a dicembre 2018. Da tale rapporto è emerso come il turismo enogastronomico sia in forte crescita, che sembra destinata a non fermarsi nei prossimi anni. Sono tanti i turisti che hanno già fatto o che vorrebbero fare delle esperienze food & wine durante i loro viaggi. In alcuni casi diventa la motivazione principale del viaggio stesso, in altri casi va ad unirsi ad altre attività, ad esempio alle visite culturali. Ma quali sono le esperienze più amate? Al primo posto senza dubbio il “mangiare dei piatti tipici”, al secondo “visitare i mercati” (con un incremento del +13% rispetto ai dati rilevati nel 2017) e terzo “visitare un ristorante o bar storico”. In forte crescita le richieste di visitare le aziende agricole, le cantine, i caseifici, i frantoi e i birrifici artigianali. Purtroppo è proprio in questi ultimi casi che si manifesta il maggior gap tra domanda e offerta. I turisti vorrebbero visitare le strutture sopra citate, ma queste non sono ancora organizzate per poterli accogliere in maniera continuativa e professionale.

La cultura del cibo e la gastronomia sono diventate fattori sempre più rilevanti nelle aspettative e nelle motivazioni dei viaggiatori, in quanto incarnano tutti i valori tradizionali associati alle nuove tendenze del turismo: il rispetto per la cultura e la tradizione, l’attenzione all’autenticità, alla sostenibilità e la ricerca di esperienze coinvolgenti, la propensione a uno stile di vita salutare.

L’enogastronomia è di per sé cultura. Attraverso il cibo si entra in contatto con la cultura e le tradizioni di un territorio.

Il cibo e il vino, infatti, richiamano al rapporto con il territorio, al suo clima, alle condizioni di vita di chi lo vive, alle produzioni e alle modalità con cui queste vengono effettuate, e, successivamente, questo rimanda alla vita del luogo, alle vicende storiche, artistiche, sociali, ecc

Le esperienze enogastronomiche hanno quindi la capacità di coinvolgere il turista in prima persona fornendogli le “chiavi di accesso” alla cultura di un territorio e rendendolo partecipe della vita locale. 

  •  3° modulo: TURISMO ENOGASTRONOMICO TREND E TENDENZE: A COLLOQUIO CON ERIK WOLF (Presidente del World Food Travel Association)

Per la prima volta in Italia, Erik Wolf, fondatore della World Food Travel Association, ha presentato le tendenze del turismo enogastronomico a livello mondiale. La World Food Travel Association (WFTA) è stata fondata nel 2003 come organizzazione no-profit e non governativa (ONG) ed è diventata la principale autorità mondiale nel settore del turismo alimentare e delle bevande. Ogni anno l'Associazione serve quasi 100.000 professionisti in oltre 100 paesi. Attraverso la loro attività aiutano professionisti e organizzazioni a sfruttare il cibo e le bevande della loro zona per contribuire a creare un forte senso del luogo, che aumenta gli arrivi dei visitatori; l’equità del marchio di destinazione; ed esportare la domanda di prodotti alimentari e bevande della propria area. Sulla base dei dati presentati si rileva una crescita del turismo enogastronomico anche a livello mondiale. E i paesi che attualmente mostrano maggior interesse per questo tipo di esperienze sono la Cina, l’India, l’Australia, la Germania e la Francia. Tuttavia l’interesse mostrato per le varie esperienze enogastronomiche presenta delle differenze. Ad esempio mentre i cinesi sono fortemente interessati a gustare i cibi e le bevande del luogo di destinazione, gli australiani si mostrano più interessati a visitare le cantine.

https://www.worldfoodtravel.org/cpages/home 

  • 4° modulo: IL VINO COME DRIVER DI VIAGGIO

Il 56% dei turisti italiani ha visitato una cantina nel corso delle sue recenti vacanze e il 44% ha partecipato ad eventi e festival a tema. Un forte interesse, testimoniato da più parti, che va oltre il semplice desiderio di degustare i vini locali, ma si traduce nel desiderio di vivere esperienze segmentate ed innovative. Tutto ciò sta inducendo ad un rinnovamento e ampliamento dell’offerta esistente. In questo contesto si è inserita l’attività del Movimento del turismo del vino, un’associazione nata nel 1993 e che oggi può contare tra i soci bel 850 cantine dislocate in tutto il territorio italiano. Tra le manifestazioni organizzate dall’associazione al fine di promuove la cultura del vino ricordiamo “Cantine Aperte”, “Calici di Stelle”, “Cantine aperte a Natale”. Appuntamenti ormai imperdibili e ripetuti con successo ogni anno che hanno totalizzato 1 milione di visitatori a livello nazionale così distribuiti: 70% di visitatori regionali, 25% di visitatori extraregionali e 5% di visitatori internazionali.

http://www.movimentoturismovino.it/it/home/ 

  • 5° modulo: TURISMO E OLIO, TRA ATTIVITA’ INNOVATIVE, MUSEI ED ESPERIENZE DI VISITA

Un prodotto davvero unico per la nostra nazione, 825 mila le aziende olivicole in Italia espressione delle oltre 400 coltivazioni presenti sul territorio. Si tratta di un’opportunità di sviluppo, conservazione e tutela del territorio, ma anche di vivere esperienze enogastronomiche memorabili ed occasione di promozione. Fortemente impegnata nell’attività di promozione dell’olio è l’Associazione Nazionale Città dell’Olio nel Comune di Monteriggioni (Siena), che quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attività. Fondata a Larino (Campobasso) nel dicembre 1994, riunisce i Comuni, le Provincie, le Camere di commercio, i GAL (Gruppi di Azione Locale) - ai sensi della normativa europea - e i Parchi, siti in territori nei quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o rientranti in una Denominazione di Origine. 

Nello specifico l’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano.

http://www.cittadellolio.it/

  • 6° modulo: LO STORYTELLING PER LE ESPERIENZE ENOGASTRONOMICHE. COME LEGARE CULTURA E CIBO?

Il 59% dei turisti italiani ritiene importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica di qualità o di esperienze legate all’enogastronomia. Già nel 2017, i dati indicavano che il 66% riteneva che partecipare ad esperienze enogastronomiche aiuti a comprendere la cultura e l’identità locale. Emerge cosi l’esigenza di accompagnare nella scoperta dei prodotti del territorio, della loro produzione e storia. E lo strumento più adatto a soddisfare questa esigenza sembra essere lo storytelling, cosi di moda e di cui si parla tanto in questo momento.

“Lo storytelling è l'arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, spec. in ambito politico, economico ed aziendale” "E’ l'atto del narrare, disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia".

In realtà lo storytelling è sempre esistito ma ha semplicemente cambiato veste. Se prima erano gli anziani a raccontare e tramandare le tradizioni culturali e culinarie del territorio, oggi lo si fa utilizzando gli strumenti web 2.0 (sito, social, immagini).

 

A mezzanotte ero finalmente a casa. E’ stato difficile addormentarsi non solo per la stanchezza fisica ma soprattutto per la numerosità di dati, concetti e stimoli assorbiti durante la giornata. Le premesse per avere un’ottima stagione turistica ci sono tutte e anche io, nel mio piccolo, cercherò di dare il mio contributo, per soddisfare le esigenze dei turisti enogastronomici provenienti da tutto il mondo e curiosi di scoprire i nostri prodotti, la loro produzione e storia.


Bit 2019_Le strade del gusto 21JPG

Bit 2019_Le strade del gusto 22JPG


Bit 2019_Le strade del gusto 48JPG