Una cosa è certa, quando vado in vacanza e mi accingo a scegliere una struttura per il mio soggiorno (sia il classico albergo, sia un B&B), verifico sempre che la colazione sia inclusa, perché è un momento importante della giornata al quale non so e non voglio rinunciare. E prima della prenotazione, do sempre una sbirciatina alle recensioni relative a quello che viene considerato il pasto più importante della giornata. La prima colazione, infatti, è presente in oltre il 70% delle recensioni. Questa esperienza può essere l’ultimo vissuto prima della partenza e quindi va a influenzare il giudizio finale di un cliente.
La colazione diventa un vero e proprio metro di giudizio per la qualità di una struttura, quindi meglio se a base di prodotti freschi e locali, piuttosto che di prodotti standardizzati e industriali. Non c’è niente di più deludente che trovare uno scadente succo d’arancia o ananas dal gusto indefinito o tortine e dolciumi vari poco appetitosi, anonimi e reperibili ovunque.
La colazione sta via via assumendo sempre più rilevanza in chiave turistica e può diventare uno dei momenti per scoprire i prodotti tipici del luogo visitato. Secondo recenti ricerche, il 79% dei viaggiatori infatti vorrebbe avere la possibilità di degustare prodotti e ricette del territorio nel corso della prima colazione, e sarebbe disposto a pagare un prezzo aggiuntivo pur di averla. È quanto emerge dal RAPPORTO SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO 2019 di Roberta Garibaldi che spiega: “si tratta di un dato importante che non solo certifica l’importanza di questo pasto anche nel corso del viaggio, ma che può diventare un forte elemento di attenzione e differenziazione per le strutture ricettive”.
Se, dunque, la prima colazione ha grande rilevanza dal punto di vista psicologico (perché appagante) e salutistico, durante la vacanza assume un ruolo ancora più importante: diventa un servizio fondamentale da cui dipende la soddisfazione degli ospiti, che ne serbano il ricordo, e che andrà a influenzare le recensioni e l’intenzione al ritorno. Una prima colazione curata diventa strategia di differenziazione, raccomandata proprio per le caratteristiche intrinseche di unicità.
Ma che prodotti si aspetta di trovare un turista per la prima colazione e quanto sarebbe disposto a pagarli? Forse non tutti i tipi di turisti la ritengono così importante ma quelli enogastronomici senza dubbio si. Quelli più sensibili all’argomento, sulla base di indagini effettuate, sembra siano disposti a pagare una maggiorazione sul prezzo del pernottamento compresa tra i 3 e i 5 euro.
Rischio di ripetermi, ma puntare su una prima colazione a base di prodotti locali può diventare un elemento di vantaggio competitivo per le strutture poiché in grado di trasmettere la stretta connessione con il territorio e il rispetto per l’etica e le problematiche socio-ambientali (soprattutto se si offrono prodotti locali e ottenuti in maniera “sostenibile”, nel massimo rispetto dell’ambiente circostante e dei cicli naturali). Inoltre, consente all’ospite di sentirsi realmente coinvolto nell’ambiente locale.
Quale potrebbe essere alla luce di queste considerazione la colazione ideale da offrire ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive in Sardegna?
In estate senza dubbio frutta fresca a volontà: fichi, pesche e susine potrebbero farla da padrone. Si potrebbero offrire anche dei fichi d’india, abbastanza sconosciuti nel resto del mondo, ma percepiti dai turisti come esotici ed intriganti. Oppure frutta in confettura di qualità, prodotta da piccoli artigiani, e che può essere accompagnata da fette di civraxiu fresco, magari leggermente tostate. Ovviamente ampio spazio potrà essere dedicato ai nostri dolci sardi a base di mandorle o al più classico biscotto di Fonni, adatto ad accompagnare le bevande calde (latte, the, caffè e cappuccino che non dovranno mai mancare).
Se il turista preferisce una colazione salata, allora non c’è che l’imbarazzo della scelta nell’ambito dei nostri formaggi locali, dai più freschi come la ricotta (da condire con un po' di miele o zucchero) a quelli più stagionati, per chi già dalla mattina ama i gusti intensi. E poi prosciutti di montagna e altri salumi per completare l’offerta.
Ultima nota, ma per questo non meno importante, sensibilizziamo in maniera elegante i nostri ospiti ad evitare gli sprechi e quindi a servirsi soltanto di quanto riusciranno a mangiare. Magari semplicemente posizionando un cartello vicino al buffet, oppure trovando un metodo per porzionare le quantità. Evidenziamo e comunichiamo che la nostra colazione è a base di prodotti locali ed è sostenibile!!
Ci sono già degli esempi virtuosi in Italia e all’estero! Ora tocca a noi!