Sabato 12 ottobre 2019 presso la MEM di Cagliari si è svolto l’incontro intitolato Agricultura, Tradizioni e agroalimentare in Sardegna, organizzato da QualityFind, una piattaforma che aiuta gli operatori con certificazioni DOP/IGP, Biologico, Presìdi Slow Food e riconoscimenti PAT a fare rete e farsi conoscere da clienti, turisti e altre imprese.
È stata un’importante giornata di formazione e informazione sulle produzioni tradizionali agroalimentari, sui riconoscimenti di qualità e sulle denominazioni nazionali e internazionali con particolare focus sulla Sardegna.
L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti certificati DOP e IGP. Ad oggi sono circa 300, senza considerare gli oltre 500 vini DOCG, DOC e IGT.
Dopo l’Italia, gli altri paesi con un numero importante di certificazioni sono la Francia e la Spagna.
Per essere aggiornati in tempo reale sul riconoscimento delle DOP e IGP in tutti i paesi appartenenti alla Comunità Europea è sufficiente collegarsi alla piattaforma DOOR.
Ma cerchiamo di
capire quali sono le principali differenze tra le varie tipologie di prodotti certificati, partendo
dalla loro definizione e facendo alcuni esempi.
La DOP, acronimo di denominazione di
origine protetta, è un marchio di tutela giuridica che viene
attribuito dall'Unione Europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative
dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati
prodotti.
Territorio che comprende sia fattori naturali (caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.
Affinché un prodotto sia DOP, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata. Chi fa prodotti DOP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione. Il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
Per distinguere visivamente i prodotti DOP è stato creato un apposito marchio i cui colori distintivi sono il giallo e il rosso.
In Italia i prodotti DOP attualmente riconosciuti sono 168 (aggiornamento del 26 agosto 2019).
La Sardegna ha ottenuto il riconoscimento DOP per soli 6 prodotti:
- Fiore Sardo
- Pecorino Sardo
- Pecorino Romano
- Olio extra vergine d’oliva di Sardegna
- Zafferano di Sardegna
- Carciofo spinoso di Sardegna
A livello italiano ci troviamo in fondo alla classifica regionale per il numero di eccellenze riconosciute dalla Comunità Europea.
Il termine IGP, acronimo di indicazione geografica protetta, indica un marchio di origine che viene attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata.
Per ottenere la IGP quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Chi produce IGP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
Si differenzia dalla più prestigiosa denominazione di origine protetta (DOP), per il suo essere generalmente un'etichetta maggiormente permissiva sulla sola provenienza delle materie prime (che se previsto dai singoli disciplinari possono essere sia di origine nazionale che di origine comunitaria o talvolta anche extra-comunitaria), in quanto tutela le ricette e alcuni processi produttivi caratterizzanti tipici del luogo ma non per forza l'origine del prodotto nel suo intero complesso, se non quello della produzione finale. Ciò viene a volte concesso principalmente perché una produzione di materie prime a livello locale o nazionale destinata a tale scopo potrebbe non essere sufficiente per soddisfare la richiesta del prodotto a livello globale, o perché alcuni ingredienti di origine estera vengono considerati più idonei per loro specifiche caratteristiche organolettiche che hanno un ruolo determinante nella riuscita finale del prodotto.
Per distinguere visivamente i prodotti IGP è stato creato un apposito marchio i cui colori distintivi sono il giallo e il blu.
In Italia i prodotti IGP attualmente riconosciuti sono 129 (aggiornamento del 26 agosto 2019).
La Sardegna ha ottenuto il riconoscimento IGP per soli 2 prodotti:
- Culurgionis d’Ogliastra
- Agnello di Sardegna
I PAT, acronimo di prodotti agroalimentari tradizionali, sono prodotti inclusi in un apposito elenco, istituito dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) con la collaborazione delle Regioni. Per poter essere inserite nell’elenco, ci dobbiamo trovare in presenza di produzioni tipiche lavorate tradizionalmente da almeno 25 anni, e testimoniate da documenti storici e interviste. L'aggiornamento e la pubblicazione annuale dell'elenco sono a cura del Ministero che ha anche il compito di promuoverne la conoscenza a livello nazionale e all'estero. Ad oggi, in Italia sono presenti 5.128 prodotti PAT, mentre in Sardegna ne abbiamo più di 200. Spesso sono il primo step per il successivo riconoscimento di una IGP o DOP. Esempi di PAT della Sardegna sono l’Abbamele, il caglio di capretto, il miele di asfodelo e sa casada. L’elenco aggiornato delle PAT in Sardegna è presente in una speciale area del sito della regione.
Il termine STG o specialità tradizionale garantita, è un marchio di origine introdotto dalla Unione Europea volto a tutelare produzioni specifiche che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali. Questo tipo di tutela si rivolge a prodotti agricoli e alimentari che abbiano una produzione o composizione "specifica" (cioè differente da altri prodotti simili) e “tradizionale" (cioè esistente da almeno vent'anni), anche se non vengono prodotti necessariamente solo in tale zona. Il prodotto STG può essere preparato in un qualsiasi paese dell'Unione Europea, a patto che la produzione rispetti il relativo disciplinare e sia certificata da un organismo di controllo accreditato.
In Italia i prodotti STG attualmente riconosciuti sono soltanto 2 (aggiornamento del 26 agosto 2019) ovvero la Mozzarella e la Pizza napoletana.
I Presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta. Oggi, oltre 500 Presìdi Slow Food (di cui 250 sono italiani) coinvolgono più di 13.000 produttori. Un presidio tutela un prodotto tradizionale a rischio di estinzione; una tecnica tradizionale a rischio di estinzione (di pesca, allevamento, trasformazione, coltivazione); un paesaggio rurale o un ecosistema a rischio di estinzione. In Sardegna sono stati riconosciuti come presidi Slow Food 21 tipologie di formaggi, 4 tipologie di salumi, 5 tipologie di pasta, 11 tipologie di pane, 22 tipologie di dolci.
Nella tabella sottostante sono indicate in quantità numeriche le DOP, IGT e STG riconosciute per ogni regione italiana. Alcune sono condivise tra più regioni.
E’ evidente che la Sardegna è lontanissima dall’aver raggiunto un numero di riconoscimenti soddisfacente. Le eccellenze non mancano sicuramente sul territorio, ma fino ad ora sono state poche le azioni per promuoverle. E la promozione della Sardegna come destinazione turistica enogastronomica passa sicuramente anche attraverso questo tipo di riconoscimenti.
Potete trovare l'elenco aggiornato dei prodotti DOP, IGT e STG sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.